Pisticci: presso la Sala Giunta del Comune di Pisticci si è tenuta la formale consegna delle chiavi alla ditta appaltatrice, Edil Termotecnica, che eseguirà i lavori di ristrutturazione dell'immobile sito in P.zza Plebiscito-S.Rocco, ex agenzia delle entrate. “Finalmente, dopo anni, abbiamo concluso un lungo iter che ha portato all' atto ufficiale con il quale si dà inizio ad una nuova fase esecutiva per la realizzazione della Caserma dell'Arma dei Carabinieri”. Nei local “Ora andremo spediti con i lavori verso la storica inaugurazione del nuovo Presidio di sicurezza che, insieme ad altri interventi, in primis il ritorno a casa del nostro Santo Patrono presso la chiesa di S.Rocco, ridaranno lustro e vitalità alla bellissima P.zza Plebiscito.
Sabato 12 aprile, a Montalbano Jonico, alle ore 18.00, presso la sede del comitato elettorale Nuovamente Montalbano, si terrà un incontro di straordinaria rilevanza con il candidato sindaco della lista “Nuovamente Montalbano”, Marcello Maffia, affiancato dai sindaci di Nova Siri Antonello Mele, di Scanzano Jonico Pasquale Cariello, di Tursi Salvatore Cosma, di Montescaglioso Vincenzo Zito e di Policoro Enrico Bianco.
L’incontro si svolgerà con l’obiettivo di avviare un dialogo concretamente costruttivo e fortemente orientato al futuro, volto a inserire Montalbano in un contesto di collaborazione attiva con gli altri comuni del Metapontino. Saranno affrontati temi strategicamente cruciali come lo sviluppo industriale, lo sviluppo turistico, le criticità del settore agricolo, la condivisione efficiente dei servizi, la programmazione delle infrastrutture e il miglioramento dei collegamenti.
Un appuntamento decisamente importante, che mira a gettare le basi per una rete territoriale realmente sinergica e proattiva, capace di dare risposte concrete e tempestive alle esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio.
Per sbloccare le prenotazioni dell’acqua ad uso irriguo in vista della imminente stagione delle grandi campagne ortive ed ortofrutticole e dare certezze ai titolari di imprese agricole, CIA Agricoltori di Potenza e Matera chiede al Presidente Bardi e all'Assessore all'agricoltura Cicala di chiudere con urgenza e senza ulteriori rinvii l'intesa al tavolo Istituzionale per la gestione dell'acqua con la Regione Puglia e gli altri Enti preposti. Lo sostengono in una nota i presidenti Cia di Potenza Giambattista Lorusso e di Matera Giuseppe Stasi riferendo che in queste settimane la Cia ha tenuto incontri e riunioni sui territori per raccogliere le proposte dei nostri imprenditori e discutere scelte e tempistiche che le Istituzioni hanno adottato sinora nella gestione dell’emergenza idrica. L’indicazione condivisa è di procedere ad una intesa per una gestione dei quantitativi disponibili che non penalizzi nessuno a partire dai consumi ad uso domestico cosi come prevede la legge e contestualmente indicare con chiarezza al mondo agricolo tempi, modalità e quantità di risorsa su cui poter contare al fine di garantire loro i servizi essenziali per potere produrre a partire da quelli irrigui per una effettiva e reale ripresa delle ordinarie attività agronomiche. I dirigenti Cia sottolineano che
siamo ad aprile e il comparto agricolo non può ulteriormente procrastinare le proprie attività e spostare nel tempo alcune scelte che vanno effettuate in questa fase, altrimenti molteplici aziende vocate alle produzioni primaverili/estive rischiano di rimanere fuori mercato e non produrre. Non vi sono i margini per un ulteriore spostamento dell'accordo fra le due Regioni. Pertanto – affermano Lorusso e Stasi - si chiuda il tutto con equilibrio e realismo, si favoriscano soluzioni che, partendo dalle disponibilità presenti, attivino le necessarie compensazioni fra gli schemi idrici e garantiscano il più possibile le necessarie forniture a partire dall'uso razionale del consumo ad uso potabile e passando alle forniture minimali che permettono di non penalizzare l'uso per finalità agricole e alimentari. Si tratta di riaffermare cosi come avviene da sempre fra le Istituzioni di Puglia e Basilicata principi di solidarietà e collaborazione a tutela dei Cittadini, dell'Imprese, dei lavoratori e dei territori. Abbiamo bisogno – aggiungono i dirigenti Cia - di governare questa fase favorendo con l'apporto di tutti le soluzioni, tenendo conto delle disponibilità e di lavorare affinchè tutti possono trarre le giuste e doverose risposte. CIA Agricoltori con senso di responsabilità e grande pragmatismo intende fare la sua parte tutelando le migliaia di Aziende e di Produttori Associati che chiedono di poter contare su scelte di buon senso e gestire al meglio la risorsa acqua che sempre più è un bene fondamentale e prezioso per l'economia e l'intera Società.
I dirigenti della Cia negli incontri hanno affrontato le diverse problematiche che investono il mondo agricolo lucano. La fase delicata che sta attraversando il settore è particolarmente complessa e rischia di aggravare la tenuta produttiva e i livelli di indebitamento che riguardano le aziende agricole più strutturate e innovative. E’ una fase difficile per la situazione internazionale, per i rapporti con i mercati, con gli altri attori della filiera appesantito dalle regole che riguardano il sistema delle quotazioni, che purtroppo continuano a penalizzare la fase primaria della produzione e quindi l’agricoltore.
In Basilicata nonostante ciò il settore primario presenta una forte capacità di resilienza e di tenuta produttiva sia per il mercato interno che per l'export oltre che garantire lavoro e occupazione, nonostante i redditi sia in calo e i costi in aumento. In ragione di tale stato di cose Cia chiede con forza dopo mesi di ascolto-dialogo con i territori e dopo l'azione anche di raccordo con Agricoltori e aziende anche non associate di sbloccare subito senza ulteriori dilazioni di avere certezze sulla erogazione dei servizi irrigui nella nostra Regione.
Abbiamo fatto ogni sforzo per far prevalere responsabilità e buon senso, in specie nelle aree ad agricoltura irrigua, cercando di far comprendere la situazione delle nostre dighe, la scarsità degli indici pluviometrici aspetti questi che impongono rigore, efficienza e programmazione. Per Cia oggi si registrano alcune congiunture sfavorevoli, da un lato i cambiamenti climatici e la scarsità di pioggia, oltre ad una ridotta capacità di trattenuta della risorsa solo 11% di quella piovana, (in Basilicata anche meno) dall'altro le strutture e le dighe a capacità ridotta per tante motivazioni, ciò nonostante negli ultimi 15 gg i livelli delle principali dighe sono notevolmente migliorati.
Il quadro aggiornato della situazione.
Montecutugno ha invasato ulteriori 19 Milioni di mc (passando a 146,7 Milioni di mc), il Pertusillo ulteriori 4,2 Milioni di mc (passando a 75 Milioni di Mc), S. Giuliano con quasi 7 Milioni di mc in più (passando a 32,2 Milioni di Mc in più) questo sul versante Lucano, ma anche la Diga di Conza dal 23.3.25 ad oggi ha invasato ulteriori 8.5 Milioni di Mc) passando quasi a 31 Milioni di mc, quantitativi pari a oltre 38 milioni di mc in più nelle dighe, risorse idriche queste che sono destinate anche all'uso irriguo.
Anche sul versante uso potabile una buona notizia riguarda la Camastra oramai a livello massimo di invasamento con quasi 12 Milioni di Mc con 2 Milioni di mc in più negli ultimi 15 gg che permettono di guardare ai prossimi mesi senza grandi preoccupazioni.
Sulla scorta di questi numeri e in base all'andamento climatico previsto, è necessario con celerità chiudere gli accordi e sbloccare le prenotazioni al fine di dare alcune certezze e rimettere in moto la macchina degli investimenti e delle produzioni non penalizzando nessun areale sottoposto a servizi irriguo e garantendo prioritariamente il potabile.
Per Cia ora non c'è più tempo: chi ha responsabilità dirette rischia di diventare corresponsabile e complice della situazione con conseguenze pesanti sul mondo agricolo.
La Giunta regionale della Basilicata ha approvato, su proposta dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, il bando di concorso pubblico per esami finalizzato all’ammissione di 12 medici al Corso triennale di Formazione Specifica in Medicina Generale (2025-2028). Il bando si inserisce nel quadro normativo nazionale definito dal D. Lgs. n. 368/99 e dai Decreti del Ministero della Salute, recependo anche le modifiche più recenti, tra cui l’eliminazione del punteggio minimo per il superamento della prova. La Regione Basilicata, in attuazione delle direttive della Commissione Salute del 12 febbraio 2025, ha definito il contingente in coerenza con i criteri condivisi a livello nazionale. “Con questo provvedimento – ha dichiarato l’Assessore – rinnoviamo il nostro impegno a garantire la sostenibilità e l’accessibilità del servizio sanitario territoriale, potenziando una figura chiave come quella del medico di medicina generale. La Basilicata investe su giovani professionisti e sulla loro formazione, valorizzando risorse regionali e nazionali per migliorare la qualità delle cure e il presidio delle comunità locali”.
Il concorso, che si svolgerà in contemporanea in tutte le Regioni italiane, prevede una prova scritta con quesiti a risposta multipla, predisposti dal Ministero della Salute in collaborazione con le Regioni. I candidati dovranno aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia entro il giorno precedente alla prova e possedere l’abilitazione professionale entro l’inizio del corso. Le borse di studio e le spese di gestione del corso saranno finanziate con risorse del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) 2025, già disponibili secondo quanto comunicato dal Ministero della Salute (nota prot. n. 4575 del 04/03/2025), nonché con fondi accantonati presso l’ASP di Potenza e il Soggetto Gestore OMCeO di PZ. Il Piano dei corsi sarà oggetto di un successivo provvedimento, utile a definire l’assetto didattico e le risorse aggiuntive eventualmente necessarie.
Il bando è stato pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 16 del 01.04.2025, Parte 1, e sarà pubblicato per estratto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – IV Serie Speciale “Concorsi ed Esami”. Dalla data di tale successiva pubblicazione decorreranno i termini per la presentazione delle domande, che potranno essere inviate entro 30 giorni. Tutte le informazioni e i modelli (domanda, informativa privacy e autocertificazione) saranno disponibili sul sito istituzionale della Regione Basilicata nella sezione “Avvisi e Bandi”.
Si è tenuta nella sala dello storico Palazzo Rondinelli di Montalbano Jonico la presentazione del nuovo libro di Francesco Fedele Petrocelli dal titolo “Anni di Piombo. Emozioni, gioie e disagi della Meglio Gioventù in una delle epoche più buie della nostra Italia” (Ediemme Edizioni 2025). Si tratta di un romanzo largamente autobiografico in cui l’autore racconta le proprie esperienze di studente universitario fuori sede catapultato dalla estrema provincia lucana nella città di Bari a cavallo tra 1974 e 1979, cioè nel pieno di quell’era che è conosciuta anche con l’espressione di “anni di piombo”.
In verità gli “anni di piombo” fanno da sfondo e da cornice ad un quadro fortemente imperniato sul vissuto di un giovane universitario trovatosi improvvisamente, per ragioni di studio, immerso in un contesto, quale quello degli anni ’70, assai problematico e difficile.
La presentazione non è stata effettuata con una rituale recensione di uno o più recensori, bensì con un dialogo che l’autore Petrocelli, ha intessuto con alcuni suoi coetanei e sodali di studi liceali: Carlo Montano e Leonardo Giordano. Tra una fase e l’altra del dialogo, Marilena Asprella e Mariagrazia Gioia hanno provveduto a leggerne alcune pagine ed estratti. Poi si è passati al dibattito ricco di interventi e di spunti di riflessione su quegli anni. Nel corso del dibattito è anche intervenuto Nicola Partipilo, radiologo dell’Ospedale di Policoro e compagno di scuola sia dell’autore che dei recensori.
È seguito poi il “firma-copie” da parte di Petrocelli per un libro tanto apprezzato dal numeroso pubblico presente in sala.
Proseguono secondo il cronoprogramma stabilito gli interventi messi in campo dall'Azienda Sanitaria Locale di Matera per potenziare la sanità territoriale grazie ai finanziamenti del PNRR. In particolare sono tutti operativi i cantieri per le 6 case di comunità in costruzione a Tursi, Ferrandina, Garaguso, Irsina, Montalbano Jonico, Montescaglioso e quello dell'Ospedale di Comunità di Tinchi di Pisticci.“Sulla sanità territoriale l'ASM ha investito quasi 22 milioni di euro - afferma il Direttore Generale, Maurizio Friolo- per realizzare gli interventi della 'Missione 6 Salute' del PNRR che si concluderanno entro il primo semestre del 2026. Oltre al potenziamento infrastrutturale puntiamo ad gli implementatori standard organizzativi, quantitativi, qualitativi e tecnologici ai quali si aggiungerà una cospicua dotazione di personale sanitario in modo da essere immediatamente operativi non appena si concluderanno i lavori. l'Assessore regionale alla Salute e Politiche della persona Cosimo Latronico ha annunciato l'approvazione dei Piani stralcio del fabbisogno di personale territoriale delle Aziende sanitarie locali di Potenza e di Matera che assegnano all'ASM ulteriore personale per 150 unità A ciò si aggiunge la recente approvazione della Delibera di Giunta Regionale 600/2024 che ridefinisce le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) in. Basilicata, un atto importante per garantire un miglior coordinamento ed un miglior funzionamento dei servizi sanitari territoriali. Va da sé, come ho avuto modo di dichiarare in Commissione, che, come tutti i piani di programmazione, anche questo può essere migliorato e perfezionato laddove ci siano esigenze particolari sul territorio, tuttavia ritengo che il piano, così come approvato dalla Giunta, sia stato già impostato in maniera efficace”.
Questa mattina il Comandante dei Vigili del Fuoco di Matera. Amalia Tedeschi ha consegnato nel distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Montalbano, fregi ed “elmetti rossi”. Due ex vigili volontari, infatti, sono diventati Capi Squadra Volontari: i primi nella provincia di Matera. Si tratta di Vito D’Armento, classe ’68, volontario dal 2005, di Nova Siri e Vincenzo Casanova, classe ’82, volontario dal 2008, di Montalbano Jonico. Ad entrambi, il Comandante ha tributato il ringraziamento per l’attività costante svolta a supporto del soccorso tecnico urgente nel territorio materano e un augurio di buon auspicio per gli anni a venire. Non sono mancati momenti di commozione legati al racconto di esperienze vissute “sul campo” che rendono fiero l’intero Corpo Nazionale dell’operato di tantissimi, che in prima linea, mettono a disposizione volontà, orgoglio e senso di appartenenza a supporto dei cittadini.
Una donna forte, gentile e generosa, visceralmente appassionata di politica, che è sempre stata un’accogliente “padrona di casa” in tutte le sedi in cui ha operato, da quella storica in via Mazzini sino all’ultima, che ho maggiormente frequentato anch’io, al rione Lucania, ove l’ho sempre vista al fianco del compianto Antonio Luongo.
Questa è stata Antonietta Colucci, agli occhi di un giovane militante come me, che da Montalbano Jonico ogni tanto si recava a Potenza per partecipare ad incontri politici ed ha trovato in lei un costante punto di riferimento ed un alto senso di umanità.
Diverse generazioni di dirigenti politici lucani sono cresciute e si sono formate, potendo contare sul supporto tecnico dell’instancabile Antonietta.
La sua è una perdita grave per la comunità democratica di Basilicata, da oggi privata di una delle sue memorie storiche più preziose.
Con affetto e tristezza, mi unisco anch’io al cordoglio per la scomparsa di una donna straordinaria, che ha lasciato un segno indelebile nella vita politica lucana.
La comunità di Tramutola è tornata a casa portando con sé il riconoscimento di “Sagra di Qualità” per la Sagra della castagna Munnaredda. Un fine settimana carico di emozioni quello che si è appena concluso nella Capitale, dove alla Cerimonia, che ha visto 41 sagre premiate, per la Basilicata hanno preso parte il Presidente dell’UNPLI Basilicata Vito Sabia, il Presidente della Pro Loco di Tramutola Vincenzo Lo Sasso, il Sindaco di Tramutola Luigi Marotta, gli Ispettori UNPLI “Sagra di Qualità” Francesco Martulano e Grazia Giannella, Renato Bruno e Michele Ridolfi, oltre a una significativa delegazione di soci della Pro Loco di Tramutola.
“È stata un'emozione unica ricevere questo riconoscimento. Grazie al presidente UNPLI nazionale Antonino La Spina, al Presidente UNPLI Basilicata Vito Sabia e a tutti i membri del comitato UNPLI regionale Basilicata per aver riposto fiducia in noi. Menzione particolare al Sindaco di Tramutola e all’Amministrazione Comunale, sempre pronti a sostenerci in tutti i nostri eventi. Avrei voluto portare con me tutti i volontari di Tramutola, di ogni associazione. Il merito di questo riconoscimento è anche loro. Come sempre, ogni punto di arrivo rappresenta anche un nuovo punto di partenza. Ora ci godremo questo riconoscimento e poi penseremo a come procedere per migliorare. Le organizzazioni eccellenti non cercano l'eccellenza ma si dedicano al miglioramento continuo e al cambiamento costante.” Questo il commento del Presidente della Pro Loco di Tramutola, Vincenzo Lo Sasso.
Vito Sabia, Presidente UNPLI Basilicata, ha espresso: “Le sagre della Basilicata rappresentano da sempre una delle espressioni più genuine e vive della nostra cultura. Ogni anno, quasi tutte le Pro Loco della Regione organizzano eventi che, oltre a essere un’occasione per valorizzare i prodotti tipici locali, sono un vero e proprio racconto delle tradizioni, delle storie e dei valori che definiscono l'identità delle nostre comunità. Per l'UNPLI Basilicata, le sagre vanno oltre l’aspetto economico e promozionale: sono un’opportunità per la divulgazione culturale e la valorizzazione del patrimonio immateriale. Ognuna di queste manifestazioni costituisce un'occasione per far scoprire non solo le eccellenze enogastronomiche, ma anche il legame profondo tra il prodotto e il territorio che lo ha generato, integrandolo nel cuore della vita quotidiana dei lucani. Le sagre sono un vero e proprio calendario culturale che segna la vita dei nostri comuni, dalle piccole realtà a quelle più grandi. Ogni evento celebra, infatti, non solo un prodotto, ma anche la storia, le tradizioni e i colori di quella comunità. Ogni paese ha la sua sagra che lo distingue. Ed è questo ciò che è in grado di trasmettere l’essenza del luogo e di rendere il prodotto enogastronomico simbolo di qualità e di identità culturale. Nel cuore di queste sagre, la Basilicata si racconta, e per chiunque voglia conoscerla davvero, basta seguirne il ritmo attraverso il suo calendario ricco di eventi, dove ogni festa costituisce un frammento di una storia che non smette di affascinare e coinvolgere. Un particolare ringraziamento va al Presidente Vincenzo Lo Sasso e a tutti i soci della Pro Loco di Tramutola, nonché al Sindaco di Tramutola, Luigi Marotta, per l'importante riconoscimento del marchio "Sagra di Qualità". Un premio che rappresenta l'impegno, la passione e la dedizione che da anni stanno dedicando nel promuovere e valorizzare le tradizioni del loro territorio”.
Il Sindaco di Tramutola, Luigi Marotta, ha dichiarato: “Vi sono momenti in cui l’orgoglio, il senso di appartenenza uniscono una comunità, rendendo fieri tutti i cittadini di un paese, esaltando i motivi storici che uniscono per trovare ragioni per essere uniti oggi per il bene comune. E il riconoscimento ottenuto ha rappresentato al meglio uno di questi momenti. Consentitemi di esprimere la soddisfazione dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità tramutolese per l’importante traguardo conseguito e, nel contempo, il mio, e nostro ringraziamento al Presidente, al direttivo, a tutti i soci della Pro Loco; la loro abnegazione, il loro impegno, i loro sacrifici hanno portato a questo prestigioso risultato. Un ringraziamento rivolto anche alle nostre radici che hanno visto emergere il DNA Tramutolese che si distingue per la grande capacità di accoglienza, l’empatia immediata con i nostri ospiti, la disponibilità verso gli altri e verso tutti. Consentitemi di aggiungere… anche quel sorriso sulle labbra di tutti noi che accoglie i visitatori nella nostra due giorni di fine ottobre. Quindi emozioni, orgoglio, soddisfazione per essere qui come rappresentante di questo nostro splendido paese. Non mi resta che dire grazie, grazie, grazie a tutta la Pro Loco e a tutti i Tramutolesi”.
La supina accondiscendenza dei desiderata del Governo Meloni da parte del silente Presidente Bardi si è arricchita di un’altra perla, dopo la subalternità mostrata nei confronti della Legge Calderoli sull’autonomia differenziata e del penalizzante dimensionamento scolastico.
Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, senza alcuna forma di condivisione con la Regione Basilicata, ha nominato Commissario del Parco Nazionale del Pollino il calabrese Luigi Lirangi, già sindaco di Terranova da Sibari, decretando l’automatica decadenza di tutti gli organi del Parco, ivi compreso il consiglio di gestione, provvisoriamente guidato dalla lucana Valentina Viola, Sindaco di Chiaromonte, in qualità di Vicepresidente dopo l’uscita di scena dell’ultradecennale Presidente Pappaterra, calabrese come tutti gli altri che l’hanno preceduto nella conduzione di uno dei parchi più importanti d’Europa, che formalmente aggrega i territori di due regioni, ma che nella sostanza è sempre stato sbilanciato a favore della Calabria.
Un parco che, purtroppo, ancora non ha espresso tutte le sue potenzialità per l’adeguata valorizzazione turistica delle sue suggestive montagne.
La totale esclusione della Basilicata dalla gestione del Parco Nazionale del Pollino rappresenta un ulteriore oltraggio alla nostra meravigliosa terra perpetrato dal Governo Meloni, non sappiamo se con il tacito consenso della Giunta Regionale guidata da Bardi o, addirittura, prescindendo dal suo parere.
Entrambe le ipotesi sono sconsolanti perché evidenziano il disegno governativo di marginalizzare la Basilicata da importanti luoghi decisionali e la scarsa considerazione di un territorio preso d’assalto durante le campagne elettorali, dimenticato negli altri periodi ed utilizzato esclusivamente per sfruttare i suoi giacimenti, che forniscono un notevole contributo energetico all’intera nazione.
Per chiarezza e trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica lucana. Il Presidente Bardi ha il dovere di riferire sul commissariamento del Parco del Pollino e sulle eventuali interlocuzioni intercorse con il governo centrale già nella seduta del Consiglio Regionale in programma domani.